«Un giovane poeta, assillato da una moglie scontenta e da una vita quotidiana molto povera, decide di fuggire e di cercare quel luogo dove poesia e libertà regnino incontrastate. Sarà una musa (Erato) a permettergli questo passaggio portandolo con sé in un mondo etereo di sola poesia. L’intero viaggio del poeta-uomo può essere inteso come parabola della vita, che comincia da una nascita liberatrice ad una morte ancor più liberatrice, il tutto in un’ottica ariostesca di continua e incessante ricerca di qualcosa. Sarà un essere senza tempo a portarlo in un mondo, molto lontano dal nostro, di sola pace e felicità» (G.M. Tavarelli, www.torinofilmfest.org/history).
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