«Il movimento ha in sé i germi della narrazione descrittiva, i momenti della percezione si unificano nella forma. L’immagine sonora varca i limiti dello spazio e del tempo con la poesia-fantasia: non solo i sassi ma anche parole inutili cadono sulla testa. Al di là della logica comune rimane l’intuizione del singolo» (M. Feno, www.torinofilmfest.org/history).