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ENCICLOPEDIA DEL CINEMA IN PIEMONTE

Cinema muto



L'epopea napoleonica
Italia, 1914, 35mm, B/N

Altri titoli: Napoleone, Napoléon, A Born Warrior

Regia
Eduardo Bencivenga

Fotografia
Giovan Battista Cingolani

Interpreti
Carlo Campogalliani (Napoleone Bonaparte), Eugenia Tettoni (Joséphine Beauharnais), Giulietta De Riso (Eugenia de Chabrillant), Matilde Granillo (Maria Luisa d’Austria), Antonio Grisanti (Imperatore d’Austria), Vittorio Tettoni (Paul Barras), Annetta Ripamonti (Principessa di Polignac), Armand Pouget (Metternich), Bianca Schinini (la madre di Napoleone), Umberto Scalpellini (Fouché), Oreste Grandi (Charteaux), Rina Albry, François-Paul Donadio, Lia Negro, Dario Silvestri



Produzione
Società Anonima Ambrosio, Torino

Note
Visto censura n. 2.297 del 17.1.1914; 2.200 metri.
 
Il film era composto da sei atti.
Altri interpreti: Serafino Vité, Mario Voller Buzzi, Cesare Zocchi.




Sinossi
L’inarrestabile ascesa e la successiva caduta di Napoleone Bonaparte, raccontata attraverso gli eventi storici compresi tra gli anni 1793-1815. Dall’assedio di Tolone in cui Napoleone, giovane Tenente colonnello da poco tornato in Francia dalla natia Corsica, si mise in evidenza per astuzia e coraggio, entrando nelle grazie dell’eminente Paul Barras, fino all’abdicazione e all’esilio sull’Isola d’Elba: la nomina a Generale, il matrimonio con l’amatissima Joséphine Beauharnais e il divorzio per motivi politici, la Campagna d’Italia e le vittorie successive, il colpo di Stato e l’elezione a Console, la proclamazione a Imperatore, le ostilità con l’Inghilterra e il matrimonio diplomatico con Maria Luisa d’Austria voluto da Metternich, la battaglia di Austerlitz e la disfatta di Lipsia.





«Ecco il titolo di un grande lavoro che si è rappresentato al Cinema Ambrosio e che ritrae i principali episodi della vita di Napoleone Bonaparte. Dell’eroe che passando sulla terra, ha fatto inchinar popoli, soggiogate le altrui opinioni, mutata l’orgogliosa ferocia in umile mitezza e che annegato nel sacrifizio quanto di terreno era in se stesso, ha riunito alla sua mente il pensiero dei popoli che conduce ai sommi ideali del bene, alle vie della verità per far loro risplendere un raggio di quella grandezza che mai non tramonta... [...] Ed ora dell’eroe, del vincitor di cento battaglie, che cibatosi di sangue e della sua grandezza, elevatasi tra il frastuono rimbombante di mille vittime uccise e di innumerevoli acclamanti per timore e spavento... non altro rimane che la memoria. E per questo sia lode alla Società Anonima «Ambrosio» che, ricostruendo cinematograficamente gli avvenimenti più importanti del grande Bonaparte, ha formato un insieme armonioso in cui lo spettatore è attirato a seguire lo svolgimento dell’azione con quel maggiore interesse che arrecano l’intrigo e lo sviluppo dei fatti passati. Nulla viene omesso in questo lavoro. Dall’assedio di Tolone (1793) dove Napoleone obbliga gli Inglesi a rendere la città alle truppe della Repubblica al suo esilio all’isola d’Elba (1815), noi assistiamo a un susseguirsi di scene attraenti, che ci commuovono e a cui ha cooperato la buona interpretazione degli artisti. Il personaggio di Napoleone venne affidato al sig. Carlo Campogalliani, che, in una parte di prim’ordine come questa si disimpegnò assai bene. La signora Tettoni seppe dar risalto all’interpretazione di Giuseppina di Beauharnais, la fidata compagna di speranze e di sventure cui la fortuna dell’Imperatore chiede il supremo sacrifizio che si possa chiedere ad una donna che ama: la separazione. Eugenia di Chabrillant, che appare a circondare del suo affetto la fronte dell’Uomo Fatale e poiché il cuore di Lui è già in possesso di un’altra donna, si ritira nell’ombra e dal dolore delle sue deluse speranze muore, fu personificata giustamente dalla sig.na Giulietta De Riso. Riuscite le sig.re Granillo (Maria Luisa, figlia dell’Imperatore di Vienna), Ripamonti (Principessa di Polignac), Schenini (madre di Napoleone). Buona l’interpretazione dei signori Grisanti (Imperatore di Vienna), Grandi (Carteaux), Tettoni (Barras), Scalpellini (Fouché), Pouget (Notternich) e di quanti presero parte in quest’opera d’arte. Lodata la direzione artistica del sig. Bencivenga e la fotografia del sig. Cingolani» (“Il Maggese Cinematografico”, a. II, n. 3, 10.2.1914).


Scheda a cura di
Azzurra Camoglio

Persone / Istituzioni
Eduardo Bencivenga
Carlo Campogalliani
Eugenia Tettoni
Armand Pouget
Umberto Scalpellini
Oreste Grandi


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