Visto censura n. 16.701 del 31.1.1922; 1.089 metri.
Nella scheda monografica dedicata alla pellicola, Vittorio Martinelli evidenzia la problematica attribuzione di una sinossi attendibile e ipotizza che appartenesse al genere commedia sentimentale. Segnala inoltre l’eventualità che il soggetto di Ossip Felyne sia lo stesso presente ne Il trittico di Bonnard (1923), film in tre episodi (A morte, Signor ladro, Non è vero!) diretto e interpretato da Mario Bonnard.
Ossip Felyne, romanziere e traduttore dal russo di numerosi classici della letteratura ottocentesca e novecentesca, pubblicò nel 1926 per la collana “La collezione del teatro” un volume contenente La donna che mente; I paladini della dama a lutto; Per la porta (Milano, Alpes). La somiglianza del titolo della terza opera con il titolo alternativo de Il ladro potrebbe non essere casuale.
«Buona film normale, che piacque per certe situazioni intensamente drammatiche messe in speciale rilievo dal valoroso Carlo Benetti, sotto le spoglie del Duca di Blichy. Se l'artificiosità del soggetto può prestare il fianco a delle critiche, lo svolgimento vigoroso ed equilibrato attenua alquanto tale menda. Interprete non troppo espressiva Cecyl Tryan; nel ruolo sostenuto non ha dato che una recitazione scolorita e piuttosto fredda» (C. Fischer, “La Cine-Fono”, 10.5.1922).
«Soggetto ottimo che insegna ai ladri ad entrare dalla finestra ed uscire dalla porta, ed ai galanti e gentiluomini ad entrare dalla porta ed uscire dalla finestra. Queste entrate ed uscite sono degne della società moderna! Ottima esecuzione e buona lo fotografia» (U. Frezzati, "La Rivista Cinematografica", a.IV, 10.6.1923).