Uno studente dell’Accademia Albertina di Torino ritorna a casa dopo le lezioni e incontra davanti al suo portone uno strano personaggio che suona il clarinetto fissandolo negli occhi in modo inquietante. Il protagonista sale in casa, è inquieto e aziona un giochino ipnotico, poi sente forzare la porta di casa, entrano due personaggi ambigui, lui cerca di nascondersi ma i due lo scovano e lo uccidono. Ritorna il primo piano dello studente: l’aggressione era solo la materializzazione della sua paura. Lui va alla porta e vede soltanto il gioco solitario di un bambino sul ballatoio.