Quando ho cominciato a fare cinema a Torino eravamo in una decina (all'epoca esisteva solo la pellicola, tempi eroici...). Ho fatto un film di lungometraggio presentato in concorso al TFF nelle sezione principale, distribuito nelle sale (da Medusa), che ha vinto il Premio di Qualità ed è passato nelle reti Mediaset. Appena visto, il grande Franco Cristaldi mi scrisse una lettera in cui mi comunicò che voleva produrmi un film. Con l'unico corto che ho girato ho vinto un Globo d'oro, un Nastro d'argento, e son quasi andato vicino all'Oscar. Ho insegnato all'Università regia cinematografica 4 anni al DAMS di Torino e 4 anni al MM PARK. Ma in 26 anni non sono mai stato invitato una sola volta alle serate inaugurali e di chiusura del Torino Film Festival, e se chiedo l'invito mi viene 9 volte su 10 negato (solo con Moretti mi è stato concesso). Un anno mi è stato negato pure l'accredito. Insegnavo all'Università dando l'anima (un mio ex allievo: "sì, e noi ce la siamo presa!") e mi han silurato... (un docente: "Corrado, piacevi troppo agli studenti!"). Dopo 4 anni di insegnamento al MM Park è arrivata una persona (potente) cui non sono gradito e mi ha silurato. 10 anni fa volevo mettere su una scuola di cinema e di fiction TV ma mi si disse che non avevo santi in paradiso. Questa la dice lunga sul rapporto che ho con Torino e le Istituzioni che si occupano di cinema nella mia città. Torino città difficile, che dà e che si riprende con gli interessi quello che ha dato. Troppe invidie, troppi orticelli, troppe conventicole... Il merito, come in tutto il nostro Bel Paese, non conta nella misura dovuta... Le Istituzioni torinesi, con i torinesi che si occupano di cinema, dovrebbero andare meno a simpatie/antipatie (anche politiche/partitiche). In ogni caso, a Torino, molta gente (di cinema, e non solo), non ha capito che diventeremo tutti polvere e che il cinema non è la cosa più importante della vita. È vero ciò che scrisse negli anni Ottanta Werner Herzog al regista torinese mio coetaneo Vincenzo Badolisani: "Il cinema è uno scoglio verticale che rifiuta tutti quelli che cercano di rimanervi aggrappati.." Da parte mia, mi sono staccato da quello scoglio, per motivi familiari, oramai da anni, ma prima o poi, appena mi sarà possibile (credo già a partire da quest'anno), cercherò di aggrapparmici nuovamente… Spero che Torino, in questa occasione, e non solo in questa occasione, mi sia un po' più vicina, sia più madre e meno matrigna...
(Dichiarazione originale)