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Ferdinando Maria Poggioli
Quando mi offrirono di dirigere Addio Giovinezza!, ne fui contento e preoccupato allo stesso tempo. Contento, perché il genere del lavoro, quella sottile malinconia che racchiude mi piaceva molto: la sentivo. Preoccupato perché, nella sua estrema semplicità, Addio Giovinezza! era pieno di insidie anche per un regista più scaltrito di me. La vicenda tenue di Dorina e Mario è ormai così popolare in Italia che era necessario affrontarla con delicatezza estrema e con estremo rispetto. Rispetto, soprattutto, per quella che è l’essenza poetica della commedia, il pathos, fatto di nulla, di sentimenti appena espressi, di sfumature, di mezze tinte…E poi, Dorina non era solo un personaggio, ma quel determinato personaggio, la sartina torinese piena di grazia, di slanci, di abbandoni, disinteressata e innamorata… Per di più il film, ambientato come giusto a Torino, doveva avere quella caratteristica spiccatamente torinese, di spensieratezza e di signorilità, insieme. Torino è una città fine, raffinata anzi, e anche le sartine, quelle di ieri e di oggi, hanno un tono tutto particolare. Insomma non era un lavoro da prendersi alla leggera.
La prima preoccupazione, quella dei personaggi se n’è andata quando abbiamo stabilito la lista degli interpreti. Maria Denis sarebbe stata Dorina. Ora che il film è finito voglio proprio dire grazie a Mariuccia per la passione, l’applicazione, l’impegno coi quali ha lavorato. Ne è venuta fuori una Dorina così viva, così umana e calda che molti non potranno ormai dissociare l’immagine della sartina torinese dal volto dolce e sorridente di Maria Denis… Poi ho avuto Adriano Rimoldi che è stato un Mario perfetto, e Clara Calamai che nella sua parte di donna fatale 1910 ha reincarnato un tipo che susciterà molti ricordi nei cuori dei signori dai capelli brizzolati. Ah, le donne fatali dell’epoca di Forse che sì forse che no com’erano veramete “fatali”! La Calamai c’è in pieno. Carlo Campanini il comico piemontese simpatico e bonario, è Leone, l’eterno studente, servizievole, buono, distratto…Bianca Della Corte, o semplicemente Bianchina, è Emma, la compagna di Dorina, E poi, Bella Starace Sainati, il Casaleggio, Nuccia Robella, Vera Carmi, e alcuni giovanissimi come Minello, Fiorelli, Carlini, hanno completato la distribuzione di Addio Giovinezza!
A Torino dove abbiamo girato gli esterni siamo stati oggetto della cordiale curiosità dei torinesi, gelosissimi del “loro” film, che hanno seguito le varie riprese al Valentino, all’Università e alla Pasticceria Baratti, con molto interesse ma anche, sia detto in loro onore, con molta disciplina. Per le scene girate al Teatro Carignano, dove abbiamo messo su una rivista goliardica, ho potuto valermi di comparse d’eccezione: cinquecento autentici studenti pieni di entusiasmo e di… fiato, lietissimi di mettersi nei panni dei loro camerati di trent’anni fa… Per quanto gli interni per ragioni d’organizzazione siano stati fatti a Cinecittà, posso dire che idealmente tutto il film è stato fatto a Torino. Almeno io ho cercato di dare all’atmosfera di Addio Giovinezza! quel sapore inconfondibile, quella caratteristica che gli autori della commedia, Camasio e Oxilia hanno dato alla loro prediletta creatura. A questo molto contribuirà la musica che commenta il film. C’è un valzer, Malombra di Giuseppe Blanc, che è un celebre pezzo dell’epoca high quality replica watches uk, e una bella serenata montana, melodia patetica e sugestiva, scritta anche questa da Blanc nel 1908, quando era studente universitario a Torino, con gli autori di Addio Giovinezza!… Così, scena dopo scena, il film è finito. Sarà presentato a Torino com’è giusto, in prima visione assoluta. Vorrei che quella sera il cinema fosse pieno di studenti e sartine…
Collegamenti Film | titolo | regia | data | note | Addio, giovinezza! | Ferdinando Maria Poggioli | 1940 | Italia, 35mm, 88', B/N | L'amore canta | Ferdinando Maria Poggioli | 1941 | Italia, 35mm, 82', B/N |
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