Napoli, 1978
Attore, regista
Cresciuto nel quartiere napoletano di Forcella, Libero De Rienzo viene contagiato dal mondo del cinema grazie al padre, aiuto regista di Citto Maselli. A partire dal 1996 comincia a calcare le scene con la Compagnia catalana Fura dels Baus, poi collabora con la Compagnia Area Teatro di Roma, città dove si trasferisce per potersi garantire una completa formazione attoriale. Dopo aver girato alcuni spot pubblicitari, debutta nella fiction tv Più leggero non basta per la regia di Elisabetta Lodoli (1999). Nello stesso anno lo troviamo al fianco di Valentina Cervi ne La via degli angeli di Pupi Avati; l’anno dopo è interprete del provocatorio A mia sorella di Catherine Breillat. Nel 2001 si impone all'attenzione del pubblico rivelando la propria vena comica nel film d'esordio di Marco Ponti Santa Maradona: Il ruolo di Bart, giovane svogliato senza ambizioni, gli frutta il David di Donatello come Migliore Attore non Protagonista, nonché una nomination ai Nastri D'Argento. Nel 2004 compare nel secondo film di Ponti, A/R Andata + Ritorno, dove interpreta lo sbalestrato e malinconico fattorino che fa perdere la testa alla hostess Vanessa Incontrada. Nel 2005 esordisce alla regia con Sangue. La morte non esiste, crudo e complesso ritratto giovanilistico in cui recita al fianco di Elio Germano, inquieto ed incestuoso fratello di un'ambiziosa Emanuela Barilozzi. Successivamente De Rienzo interpreta il ruolo del figlio adottivo di Ricky Memphis in Milano Palermo: il ritorno di Claudio Fragasso. Nel 2008 recita con successo la parte di Giancarlo Siani, giornalista de “Il Mattino” ucciso a Napoli il 23 settembre 1985 in Fortapàsc di Marco Risi.
|
Il cinema italiano ha bisogno di qualcosa di diverso, qualcosa che dia speranza a chi al cinema non va più e non vuol più vedere i soliti prodotti, ben vengano altri registi in grado di realizzare qualcosa di innovativo e di qualità.
(www2.troublezine.it/columns/9761/intervista-a-libero-de-rienzo)