Cortometraggio realizzato con la collaborazione di Film Commission Torino Piemonte e il patrocinio di Regione Piemonte e AIACE nazionale.
Le riprese sono state interamente effettuate a Torino: Aero Club Torino, Hotel NH S.Stefano, via Montebello (Mole Antonelliana), via Po.
Alcuni terroristi stranieri (di provenienza indefinita: parlano una lingua inventata) vogliono realizzare un attentato kamikaze a Torino: far saltare il Museo Nazionale del Cinema, oggi tra i più importanti musei italiani. Il loro intento viene bloccato dalle nostre abitudini sociali: un improvvisato “Scipero” li costringe a cambiare i programmi. La scritta “Scipero!” – anziché “Sciopero!” - sul cartellone posto all’ingresso del Museo Nazionale del Cinema contiene un errore, in sintonia con il basso profilo degli scioperanti i quali sono solo uno sparuto gruppetto, mentre tutti gli altri preferiscono andare al mare. Sì, perché in Italia si sciopera solo di venerdi per poter allungare il week end. La reazione della donna kamikaze è inaspettata: in fin dei conti l’italia è un “buon paese”, tanto vale adeguarsi.
«Scipero nasce da una riflessione sul noir all’italiana: ovvero come un attentato terroristico che si svolge nel nostro Paese riesca inevitabilmente a trasformarsi nel genere della commedia» (V. Castagneto, Dichiarazione inedita, 2007).