Aosta, Sant'Orso. Piero Tassone trova in esposizione su una bancarella una carta telefonica che gli fa venire in mente una promessa fatta più di 50 anni prima. Di qui nasce la storia della vita di Piero, narrata non seguendo un criterio cronologico, ma andando avanti e indietro nel tempo. Vediamo Piero abile scultore del legno e preparatore di sci: è un vero esperto di sci, fin da quando lavorava come cantoniere per le Ferrovie dello Stato sulla linea Genova-Ventimiglia negli anni Cinquanta. È proprio allora che, conoscendo ogni genere di statistica che riguardasse lo sci, ogni nome, tempo, gara, decide di fare domanda per partecipare alla trasmissione televisiva simbolo di quegli anni, Lascia o raddoppia? Piero viene catapultato di fronte a 14 milioni di telespettatori presentandosi sulla storia dello sci. Piero Tassone cambia rapidamente la propria vita riuscendo anche a trovare a Cervinia un lavoro che gli piace e ben pagato che lo porta a conoscere tanta gente importante. Un'altra grande passione di Piero è la caccia, una passione nata sulle sue montagne di Friosa in provincia di Cuneo. Friosa è oggi un "villaggio fantasma" che viene rivisitato da Piero con tanta malinconia. C'è anche un accenno ai tempi della guerra quando Piero è stato di guardia a Palazzo Venezia la notte in cui Mussolini venne destituito per ordine del Re, o quando qualche mese dopo finì in un campo di lavoro in Germania. Proprio in Germania aveva fatto la promessa tornata alla memoria a Sant'Orso, e Piero manterrà fede a quella promessa.