Redazione: Stefano Della Casa e Paolo Manera.
I materiali di repertorio sono stati concessi da: Rai (Tgr Piemonte), Fondazione Sandro Penna, Raro Video, Ugo Nespolo, Angelo Pezzana e Museo Nazionale del Cinema.
Ritratto di Angelo Pezzana, prima membro del Partito Radicale Italiano e poi fondatore di Fuori (Fronte Unito Omosessuali Rivoluzionari Italiani), tra i promotori del Salone del Libro di Torino e titolare della libreria torinese Luxemburg.
Il cortometraggio raccoglie numerose testimonianze su Pezzana, tra cui quelle di Fiamma Nirestein, Elena Loewenthal, Marco Silombria, Fernanda Pivano, Enzo Cucco, Marco Pannella, Ehud Gol.
«Il film è un ritratto di Angelo Pezzana. Con Steve Della Casa avevamo stilato una lista di personaggi piemontesi che ritenevamo andassero messi in evidenza; nell’elenco abbiamo inserito anche Angelo, figura importante per la cultura del Piemonte e non solo» (U. Nespolo, dichiarazione originale)
«Ho voluto dedicare un ritratto ad Angelo Pezzana perché è da quarant’anni una figura importante della cultura non piemontese, ma italiana. Molti hanno scordato che fu lui ad inventare il Salone del Libro, un idea che ha poi fatto tanta strada, ad importare con Fernanda Pivano, l’arte e la letteratura della beat generation. Contribuì alla nascita del partito radicale e, quando fondò il "Fuori!", ben prima di tanti movimenti omosessuali nati dopo, avviò un’operazione di profonda innovazione della cultura e del costume che continua a produrre i suoi effetti. […] È un ritratto forte di un forte uomo ottenuto con un intenso lavoro sul montaggio: basti pensare che i 40 secondi di intervista a Fernanda Pivano sono il frutto della registrazione di un dialogo durato 4 ore. Attraverso il racconto delle tappe dell’intensa vita di Mezzana si legge in parte anche un racconto della città: presento una Torino non allegrona, ma deserta, meditativa, pensosa e solitaria» (U. Nespolo, "La Stampa", 9.3.2005).
«Questo film è un ritratto e come tutti i ritratti si tratta sicuramente di un’ottica parziale. Quindi non la quintessenza del personaggio Pezzana, ma l’opinione che mi sono fatto sulla scorta della conoscenza dell’uomo e del suo operare nel corso degli anni» (U. Nespolo, "Il Giornale del Piemonte", 9.3.2005).