Lo spaccone «ci racconta Nespolo stesso impegnato al tavolo da biliardo, ma è nel contempo la sua più evidente citazione cinematografica, visto che già nel titolo allude al noto film di Robert Rossen con Paul Newman. Sono convinto che Nespolo si diverta anche proponendo un commento fuori campo che, contraddicendo quanto ci ha proposto poco prima con Un supermaschio, è competente incomprensibile […] Ma la cosa più importante è che un senso di divertimento e di vera e propria allegria sia sempre trasmesso dai suoi film (anche da quelli più drammatici, come il ferreria6no Un supermaschio – se vogliamo continuare nel gioco delle citazioni, che però è un aspetto non prevalente del cinema di Nespolo). Capacità di raccontare, di sperimentare e di divertire. Semplice, al tempo stesso complesso, il cinema di Nespolo è tutto qui, e non è certo poco» (S. Della Casa, in Nespolo, Art’è, Villanova di Castenaso, 2003).
«Nespolo trasforma se stesso in un performer particolare, dedicandosi a un film che è un ritratto dell'artista come giovane signore, educato, pulito e con la passione del biliardo. Laddove Duchamp giocava a scacchi, Nespolo, più moderno e più popolare, esercita la sua arte nel biliardo, sino a fare del gioco del biliardo un'opera d'arte o una metafora pop dell'attività dell'artista. Giocato con ironia, Il faticoso tempo della sicurezza oscilla tra una citazione del film di Rossen con Paul Newman e alcune piccole operazioni di détournement sperimentale; il commento sonoro è affidato a una voce off del tutto incomprensibile, che è un testo tedesco registrato al contrario» (P. Bertetto, Ibidem).
La vena sperimentale di Nespolo si esprime, come già detto, nel commento sonoro fuori campo, una voce gentile, colta e incomprensibile: «è una voce tedesca presa da un documentario sulla marina, ma le parole sono lette sempre all’inverso, cosa che produce effetti di una più grande severità e penetrazione. Tuttavia, le frasi sembrano ugualmente possedere una logica che è loro propria» (Janus, Ibidem).