Si laurea alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Torino nell’ottobre del 1992, con una Tesi su
Apocalypse Now, che da lì a breve diventa il suo primo libro. Al Seminario dei laureandi del professor Gianni Rondolino stringe amicizia con Daniele Gaglianone, insieme al quale, nell’estate del 1993, scrive la sceneggiatura di un lungometraggio che il regista realizza sette anni dopo:
I nostri anni (2000). Nell’intervallo tra la prima stesura del copione e le riprese del film, Giaime Alonge
replicas de relojes rolex intraprende la carriera accademica. Frequenta il Dottorato di Ricerca presso il Dams di Bologna, ed effettua soggiorni di studio in Canada e negli Stati Uniti. Dopo
I nostri anni, presentato alla “Quinzaine des realisateurs” dell’edizione 2001 del Festival di Cannes, prosegue il sodalizio con Gaglianone, cui nel frattempo si è aggiunto Alessandro Scippa. Il terzetto, oltre a varie sceneggiature non realizzate, scrive altri due lungometraggi:
Nemmeno il destino (2004) e
Ruggine (in fase lavorazione). Individualmente, Alonge lavora a lungo a un adattamento in chiave moderna dell’
Anabasi di Senofonte. È un progetto bifronte, al contempo cinematografico e letterario. Nel 2006 questo soggetto arriva in finale al Premio Solinas, nella sezione “Storie per il cinema”, per poi divenire romanzo:
L’arte di uccidere un uomo (Baldini Castoldi Dalai, 2009).