Torino è la città dove sono nato e vissuto per qualche anno; quella dove torno con buona frequenza e non sempre mi occorre un motivo. Anzi no, perché questo legame ha origine e mantiene la sua forza nella memoria costruita dai genitori. Immagini e Parole. Le immagini sono quelle di mio padre buonanima che, sebbene monferrino, si è sempre sentito un emigrante con la nostalgia del paese natio sulle colline vinifere, a cavallo fra le province di Alessandria e Asti. Le parole sono quelle di mia madre che quella città degli anni Sessanta in costante espansione ha continuato a raccontarmela con un malcelato velo di nostalgia (anche lei). Parole per le Immagini. Con la forza della passione per il cinema, che dapprima ha alimentato la curiosità di conoscenza delle tecniche e quindi il desiderio di tradurre l’emozione mai sopita per una città viva, ricca di belle storie lasciate a nostra disposizione per le vie e nei palazzi. Storie che senza cercare troppo si possono raccogliere dalle strade e dalle campagne di tutto il Piemonte, dove tutti i luoghi dialogano, per sommessa attrazione oppure amoroso contrasto, con il Capoluogo di Regione. Interpretare tutto questo agire è pura seduzione per chi come me ama il cinema e costruisce sceneggiature ovvero scrive il movimento (cinematografo). Per questo penso che Torino e il Piemonte siano per vocazione Parole che diventano Immagini.

(Dichiarazione originale)