Torino città del cinema
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ENCICLOPEDIA DEL CINEMA IN PIEMONTE

Persone



Maria Adriana Prolo

Romagnano Sesia (Novara), 20 maggio 1908 – 20 febbraio 1991
Fondatrice del Museo Nazionale del Cinema
Laureata in Lettere, lavora come annunciatrice per l'Eiar e frequenta numerosi corsi tra cui quello di archivistica e paleografia presso l'Archivio di Stato di Torino. Agli inizi degli anni Trenta incomincia a collaborare con giornali, riviste e istituzioni culturali varie, pubblicando numerosi contributi orientati dalla molteplicità dei suoi interessi. Particolarmente significativa è stata, nel 1938, Letteratura piemontese dal­la fine dell'800 al 1914 che le ha fitto scoprire come il cinema fosse diventato per molti giornalisti, scrittori e poeti un affascinante tema dl studio. A seguito di questa ricerca, pubblica nello stesso anno sulla rivista “Bianco e Nero” l'articolo Torino prima e durante la guerra. È l'inizio di una lunga e approfondita ricerca dalla quale nasce, nel 1951, la Storia del cinema muto italiano (1896-1915). Accanto all'interesse critico/storiografico, per Maria Adriana Prolo l'approccio al cinema significa l'emergere di un’inarrestabile passione collezionistica, nata dal desiderio di raccogliere le testimonianze dell'industria cinematografica torinese e dall'idea di conservarle in un vero e proprio musco. A partire dal 1941 inizia così un'assidua ricerca di materiali e documenti diversissimi tra loro che testimoniano la capacità - quando ancora pochi lo facevano - di guardare alla storia del cinema come a un fenomeno complesso in cui confluiscono processi culturali e sociali diversi. Così raccoglie non solo film, ma anche apparecchi, oggetti d'arte, fotografie, manifesti, libri e documenti d'archivio, sviluppando anche una spiccata propensione verso gli apparecchi per spettacoli ottici che precedettero l'avvento del cinema, tanto da formare una collezione di “pre-cinema” tra le più importanti del mondo. Nel 1953 nasce a Torino l’Associazione Culturale Museo del Cinema che diventa membro della F.I.A.F. (Fédération Internationale des Archives du Film). Il 27 settembre 1958 viene inaugurata la sede del Museo a Palazzo Chiablese (piazza Castello, Torino), con biblioteca e sala di proiezione; nel 1965, a seguito del riconoscimento del Ministero della Pubblica Istruzione e degli Interni, il Museo ottiene il riconoscimento di “Nazionale”.
Maria Adriana Prolo ha creato inoltre nel suo pase d’origine, Romagnano Sesia, il Museo Storico Etnografico della Bassa Valsesia, uno tra i più importanti centri di conservazione della cultura contadina in Piemonte.
Tra i prestigiosi riconoscimenti che sono stati assegnati in vita a Maria Adriana Prolo ricordiamo il premio “Jean Mitry” per l'attività di salvaguardia e valorizzazionc del patrimonio cinematografico e precinematografico (1989) e nello stesso anno il titolo di “Chevalier de l'ordre des Arts et des Lettres” attribuitole da Jack Lang, Ministro francese della Cultura, «per la sua quarantennale attività di ricercatrice e collezionista di oggetti e documenti cinematografici e per aver dato vita a uno dei più importanti musei del cinema del mondo».








Film
titoloregiadatanote
Occhi che videroDaniele Segre1989Italia, 16mm, 50', B/N e colore




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